Consulenza per compilare il Bilancio di Sostenibilità
Area ISO è in grado di fornire supporto alle aziende nell'organizzare la raccolta dei dati necessari alla stesura degli indicatori di rendicontazione per le tre direttrici dell'analisi di sostenibilità: sociale, economica ed ambientale.
Oltre all'analisi dei processi interni e all'individuazione delle iniziative significative già svolte dall'organizzazione per il miglioramento del proprio operato, la nostra consulenza prevede il coinvolgimento delle principali parti interessate (stakeholder), che possono dare suggerimenti ed evidenziare ulteriori aspetti rilevanti o sui quali intervenire.
Il
Bilancio di Sostenibilità diventa quindi, di volta in volta, un documento rappresentativo dell'azienda, in base alle sue esigenze specifiche e alla struttura della compagine aziendale.
Di seguito riportiamo le attività previste dalla nostra consulenza per la compilazione del Bilancio di Sostenibilità:
- analisi dei processi e delle specificità aziendali;
- individuazione delle azioni di sostenibilità significative intraprese dall'azienda nel periodo di riferimento;
- valutazione dell'efficacia delle iniziative realizzate;
- individuazione degli stakeholder e valutazione della loro rilevanza;
- coinvolgimento delle parti interessate nel segno dell'analisi di materialità;
- strutturazione di un sistema di raccolta dati aderente all'organizzazione e ai processi interni;
- raccolta, analisi ed elaborazione di dati e informazioni assieme alla Direzione Aziendale;
- supporto nella redazione del testo secondo gli standard di rendicontazione GRI (Global Reporting Initiative), e nella supervisione delle revisioni di avanzamento lavori;
- supporto nella definizione del piano di comunicazione interno e nella divulgazione verso terzi del documento di analisi di sostenibilità definitivo;
- supporto, se richiesto, per il miglioramento continuo con pianificazione a lungo termine.
NOVITA': contributo a fondo perduto per micro e PMI di Brescia per finanziare la redazione del Bilancio di Sostenibilità
La nostra divisione interna di finanza agevolata può far avere alla tua micro o piccola impresa di Brescia un contributo a fondo perduto fino a €5.000,00 per la sostenibilità e la redazione del Bilancio di Sostenibilità:
svolgiamo noi tutte le pratiche per l'ottenimento del contributo e in aggiunta redigiamo il bilancio di sostenibilità (report non finanziario). Scarica da qui i dettagli sul contributo:
Contributo Bilancio di Sostenibilità (PDF).
Che cos'è il Bilancio di Sostenibilità?
Il Bilancio di Sostenibilità è uno strumento fondamentale con cui le aziende possono dichiarare ai propri clienti e più in generale alle parti interessate, tramite indicatori dimostrabili, gli esiti del proprio operato nel promuovere il benessere lavorativo interno, la trasparenza ed equità di gestione, l'attenzione agli aspetti ambientali legati all'attività d'impresa, le azioni intraprese per una gestione economica efficiente e redditizia e l'adozione di politiche sociali virtuose (welfare, formazione continua, percorsi di crescita condivisi…).
La sostenibilità declinata in questo modo si lega a doppio filo con la prosperità dell'organizzazione in quanto consente di ridurre gli sprechi e i consumi energetici, aumentare la produttività delle risorse e accrescere la reputazione aziendale all'interno della cornice in cui è inserita. Il Bilancio di Sostenibilità è costituito da un documento che l'azienda redige e presenta annualmente, parallelamente al bilancio di rendiconto.
Chi ha l'obbligo di redigere il Bilancio di Sostenibilità?
La direttiva europea 2014/95/UE ha reso la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario obbligatoria per le imprese di interesse pubblico di grandi dimensioni. Si tratta di aziende quotate o del settore bancario-assicurativo, con numero di dipendenti superiore a 500. Nell'ambito non profit, la Legge 106 del 18 giugno 2016 ha stabilito che per il Terzo settore vi è l'obbligo di redigere, pubblicare e mettere a disposizione di tutti gli stakeholder il Bilancio Sociale a partire dal 2021.
Con la pubblicazione della direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) sulla Gazzetta dell'Unione Europea del 16/1/2022 è stato formalizzato lo scadenziario dei prossimi anni per la presentazione obbligatoria del Bilancio di Sostenibilità e le compagini di aziende coinvolte, in particolare:
- 1° gennaio 2024 per le grandi imprese di interesse pubblico (più di 500 dipendenti) già soggette alla presentazione della dichiarazione non finanziaria (comunicazione nel 2025 sull'esercizio finanziario 2024);
- 1° gennaio 2025 per le grandi imprese non ancora soggette alla direttiva sulla dichiarazione non finanziaria (con più di 250 dipendenti e/o 40 milioni di euro di fatturato e/o 20 milioni di euro di attività totali), con comunicazione nel 2026;
- 1° gennaio 2026 per le PMI quotate (a eccezione delle microimprese) (comunicazione nel 2027 sull'esercizio finanziario 2026). Le PMI possono scegliere di non partecipare fino al 2028.
- 1° gennaio 2028 per le imprese non europee che realizzano ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiori a 150 milioni di € nell'UE, se hanno almeno una filiale o una succursale nell'UE che supera determinate soglie (comunicazione nel 2029 sull'esercizio finanziario 2028).
Quando è obbligatorio il Bilancio di sostenibilità?
Allo stato attuale, in ambito profit è obbligatorio redigere il report annualmente nel caso in cui l'impresa sia quotata (o del settore bancario-assicurativo) e di grandi dimensioni (dai 500 dipendenti in poi). In ambito non profit, il Terzo settore ha l'obbligo di redazione del documento a partire dal 2021.
Quali sono le tre dimensioni del Bilancio di sostenibilità?
Il
report di sostenibilità deve riportare informazioni che riguardano questi tre ambiti: sociale, economico e ambientale.
Chi approva la DNF (Dichiarazione non finanziaria) o Bilancio di sostenibilità?
Il Bilancio di sostenibilità può essere redatto internamente all'azienda e approvato dalla Direzione aziendale. Come ulteriori prove di affidabilità è possibile sottoporlo al Collegio sindacale (se presente) oppure farlo verificare da un Ente terzo, che ne valuta la veridicità. Il controllo viene effettuato da Enti di Certificazione che a conclusione emettono una Relazione di Assicurazione sul bilancio stesso.
Come si scrive un Bilancio di sostenibilità?
Per il Terzo settore, il Ministero del Lavoro ha adottato, con il Decreto del 4 luglio 2019, le Linee Guida per la redazione del Bilancio Sociale.
Per l'ambito profit, tra i gruppi di lavoro che hanno sviluppato apposite linee guida per la redazione e la verifica del Bilancio di sostenibilità, il più conosciuto è indubbiamente il Global Reporting Initiative (GRI), un ente senza scopo di lucro che si è incaricato di definire e rendere gratuitamente disponibili gli standard per la realizzazione del Bilancio di sostenibilità. Oltre a questo, possiamo citare gli standard di sostenibilità AA1000, pubblicati dall'AccountAbility Institutee e, soprattutto per gli aspetti sociali, lo standard GBS, pubblicato dallo Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale, con Sede a Milano.
Come costruire un piano di sostenibilità?
Le linee Guida GRI indicano svariati punti di miglioramento su cui l'azienda può concentrarsi nei tre ambiti sociale, economico e ambientale. È compito dell'azienda individuare le priorità su cui agire in prima istanza, per poi proseguire il miglioramento continuo nel tempo.
Per esempio, indicatori possono riguardare la performance economica, le pratiche anticorruzione, la gestione degli approvvigionamenti e degli scarti, le politiche di risparmio energetico, il welfare e l'equilibro vita-lavoro.
Il bilancio di sostenibilità è obbligatorio?
Ci sono all'orizzonte importanti novità normative che, dal 2024, allargheranno la platea dei soggetti tenuti a redigere questo report, con effetti a cascata su tutta la filiera che coinvolgeranno migliaia di PMI. Attualmente questo documento è obbligatorio solo per gli enti di interesse pubblico (grandi società quotate).
Questo è lo scadenziario di presentazione previsto dalla direttiva CSRD:
- 1° gennaio 2024 per le grandi imprese di interesse pubblico (più di 500 dipendenti) già soggette alla presentazione della dichiarazione non finanziaria (comunicazione nel 2025 sull'esercizio finanziario 2024);
- 1° gennaio 2025 per le grandi imprese non ancora soggette alla direttiva sulla dichiarazione non finanziaria (con più di 250 dipendenti e/o 40 milioni di euro di fatturato e/o 20 milioni di euro di attività totali), con comunicazione nel 2026;
- 1° gennaio 2026 per le PMI quotate (a eccezione delle microimprese) (comunicazione nel 2027 sull'esercizio finanziario 2026). Le PMI possono scegliere di non partecipare fino al 2028.
- 1° gennaio 2028 per le imprese non europee che realizzano ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiori a 150 milioni di € nell'UE, se hanno almeno una filiale o una succursale nell'UE che supera determinate soglie (comunicazione nel 2029 sull'esercizio finanziario 2028).
Cosa si intende per analisi di materialità?
All'interno dello standard GRI, il principio di materialità indica alle aziende come individuare gli aspetti più significativi che abbiano impatti costanti sulla materia di indirizzo aziendale e sulle attività esterne a questa collegate.
La materialità indica quindi la concretezza degli elementi misurabili in termini di profittabilità e sostenibilità sociale e ambientale che l'azienda deve tenere in considerazione durante l'analisi periodica delle performance.
Quali sono i GRI standards?
Tutte le linee guida sono scaricabili all'indirizzo:
https://www.globalreporting.org/
Quali sono le aziende sostenibili?
Un'azienda sostenibile è una organizzazione che pone tra i propri obiettivi primari, oltre al benessere economico e alla profittabilità del proprio operato, la capacità di creare un ambiente di lavoro ideale, di prestare attenzione alle tematiche sociali ed etiche anche nei confronti delle parti interessate, e l'azione costante tesa a minimizzare gli impatti ambientali e a contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico.
Quanto tempo serve per compilare il Bilancio di Sostenibilità?
Il tempo necessario e funzione della complessità e della dimensione dell'azienda. Le redazione del Bilancio di Sostenibilità è un processo di analisi interna e di coinvolgimento di tutti i soggetti portatori di interesse (stakeholders) che si articola in diverse fasi:
- individuazione dei soggetti preposti alla raccolta delle informazioni;
- coinvolgimento degli stakeholder;
- raccolta delle informazioni preliminari;
- pianificazione del percorso;
- analisi di materialità, per l'individuazione degli aspetti significativi dell'azienda;
Consulenza per la compilazione del Report di Sostenibilità a Brescia, Bergamo, Milano, Mantova e Cremona
I nostri consulenti esperti in Sostenibilità sono presenti nelle provincie di Brescia, Bergamo, Milano, Mantova e Cremona.
Operiamo comunque in tutto il territorio dell'Italia.
Altri link utili sulla sostenibilità
bilancio sostenibilità Mantova
I nostri consulenti esperti in sostenibilità sono presenti anche nella provincia di Mantova.
bilancio sostenibilità Verona
I nostri consulenti esperti in sostenibilità sono presenti anche nella provincia di Verona.
bilancio sostenibilità Cremona
I nostri consulenti esperti in sostenibilità sono presenti anche nella provincia di Cremona.
bilancio sostenibilità Piacenza
I nostri consulenti esperti in sostenibilità sono presenti anche nella provincia di Piacenza.
bilancio sostenibilità Parma
I nostri consulenti esperti in sostenibilità sono presenti anche nella provincia di Parma.