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Nuovo Patent Box

Patent Box: cos'è?

L'incentivo del Patent Box consiste in una maggiorazione del 110% delle spese sostenute dalle imprese per le attività di ricerca e sviluppo, innovazione e design, per quanto riguarda i seguenti asset immateriali:
  • software;
  • brevetti;
  • disegni;
  • modelli.
nuovo patent box 2021 patent box 2023 2024 patent box esempio patent box scritture contabili patent box cos'è patent box come funziona patent box agenzia entrate patent box documentazione ruling patent box nuovo patent box consulente esperto patent box L'articolo 6 del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, così come successivamente modificato dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234, ha semplificato la disciplina del Patent Box, sostituendo quello previsto dall'articolo 1, commi da 37 a 45, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 e prevedendo un regime agevolativo opzionale connesso alle spese sostenute nello svolgimento di attività di ricerca e sviluppo in relazione a software protetti da copyright, brevetti industriali e disegni e modelli giuridicamente tutelati.
L'agevolazione è rivolta a tutti i soggetti titolari di reddito d'impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione e dal settore produttivo di appartenenza, incluse le stabili organizzazioni in Italia di residenti in Paesi con i quali è in vigore un accordo per evitare la doppia imposizione e con i quali lo scambio di informazioni è effettivo.
L'opzione può essere esercitata dall'investitore che sia titolare del diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali secondo la definizione contenuta nel provvedimento attuativo dell'AE, a condizione che lo stesso svolga le attività rilevanti previste dal citato provvedimento.
Sono escluse le società che determinano il reddito imponibile su base catastale o in modo forfettario. Inoltre, non possono accedere al regime agevolativo i contribuenti in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale prevista dal regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, dal codice di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, o da altre leggi speciali o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni.

Il Patent Box dal 2023

La Legge di Bilancio 2022-2024 ha modificato la disciplina del nuovo Patent Box. Il comma 10 contenuto nella Legge di Bilancio 2022-2024, riporta che non sono più esercitabili le opzioni previste dalla precedente versione del Patent Box:
  • Ex art. 1, commi 37-45, legge 190 del 2014;
  • Ex art. 4, D.Lgs. 34 del 2019, legge 58 del 2019.
I soggetti che abbiano esercitato o esercitino opzioni Patent Box relative agli anni precedenti, possono accedere al nuovo regime previa specifica comunicazione. Sono invece escluse dal nuovo regime le imprese che abbiano presentato richiesta di rinnovo, e abbiano sottoscritto un accordo preventivo con l'AE a conclusione di tali procedure e i soggetti aderenti al regime di autodeterminazione.

Quali sono le spese ammissibili che rientrano nel Patent Box?

Le spese che fanno cumulo per il credito d'imposta sono:
  • spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività rilevanti;
  • quote di ammortamento e di capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e ai beni immateriali;
  • spese per servizi di consulenza e simili effettuate esclusivamente per le attività rilevanti;
  • spese per la privativa industriale e relative spese per il suo mantenimento, rinnovo a scadenza, protezione, anche in forma associata, prevenzione della contraffazione e gestione dei contenziosi finalizzati alla sua tutela;
  • spese di personale per lo svolgimento delle attività che rientrano nel patent box.

Come si accede al Patent Box

I soggetti che intendono optare per il nuovo Patent Box devono comunicarlo nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta al quale si riferisce l'opzione. L'opzione ha durata quinquennale ed è irrevocabile e rinnovabile.
Chi, invece, vuole transitare dal vecchio regime a quello nuovo può farlo, secondo quanto previsto dalla norma, seguendo le modalità stabilite dal provvedimento attuativo dell'Agenzia delle entrate.

Quali sono i benefici del Patent Box?

La nuova disciplina agevolativa consente di maggiorare, ai fini delle imposte dirette e dell'imposta regionale sulle attività produttive, del 110% le spese sostenute nello svolgimento di attività di ricerca e sviluppo finalizzate al mantenimento, al potenziamento, alla tutela e all'accrescimento del valore dei software protetti da copyright, dei brevetti industriali e dei disegni e modelli giuridicamente tutelati.
Rispetto alla precedente disciplina patent box, non sono ricompresi nel novero dei beni agevolabili i marchi di impresa e il c.d. know-how (i processi, le formule e le informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili).
Inoltre, il nuovo regime agevolativo consente di recuperare, nel periodo di imposta in cui un bene immateriale agevolabile ottiene un titolo di privativa industriale, le spese di ricerca e sviluppo, sostenute negli otto periodi di imposta precedenti, che hanno contribuito alla sua creazione, maggiorandoli del 110%.
Viene, altresì, prevista a favore dei contribuenti la possibilità di predisporre una documentazione idonea che permette di non essere assoggettati, al ricorrere di determinate condizioni, alla sanzione per infedele dichiarazione di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471.
Il provvedimento attuativo dell'AE, inoltre, dispone che i contribuenti possono presentare istanza di interpello ai sensi dell'articolo 11, comma 1, letta. a), della legge 27 luglio 2000, n. 212, fermo restando qualora la risposta all'istanza presupponga una valutazione circa l'ammissibilità del bene all'agevolazione o la qualificazione delle attività di ricerca di sviluppo svolte come definite dal Provvedimento, la necessità di allegare all'istanza il parere tecnico rilasciato dall'autorità competente in ordine alla qualificazione delle attività svolte come di ricerca e sviluppo.

Cosa vuol dire patent box?

Il Patent Box è un regime su base volontaria che consente di maggiorare, ai fini delle Imposte sui redditi e dell'Imposta Regionale sulle Attività Produttive, le spese sostenute dall'impresa in relazione a software protetto da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli, che siano utilizzati dagli stessi soggetti.

Quali sono le imprese interessate al Patent Box

L'incentivo è destinato ai titolari di reddito d'impresa che abbiano il diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali agevolabili. Possono accedere al regime anche i contribuenti che utilizzano il bene immateriale in base a contratti di licenza o sublicenza.

Come funziona l'agevolazione del Patent Box

Esistono due regimi a cui l'impresa può accedere:
  • Regime “premiale” (cd. Recapture): una volta registrata la proprietà immateriale (ad. es. registrato in SIAE un software) e avviata l'attività connessa allo stesso (es. commercializzazione del software) è possibile inserire in deduzione i costi di R&S sostenuti per la creazione dell'asset fino a 8 esercizi antecedenti quello di registrazione della proprietà intellettuale; la privativa deve essere ottenuta a partire dal 2021;
  • Regime “ordinario”: successivamente alla registrazione della proprietà immateriale è possibile agevolare solamente le spese relative al mantenimento, al potenziamento, alla tutela e all'accrescimento del valore degli asset (es. azioni legali contro contraffazione, oneri di mantenimento brevetto).
L'utilizzo dell'agevolazione è comunicato nella dichiarazione dei redditi relativa al primo periodo d'imposta per il quale si intende optare per la stessa, è valida per cinque periodi di imposta, è irrevocabile e rinnovabile.

Quali sono le spese ammissibili al regime del Patent Box?

Sono ammissibili le seguenti spese:
  • spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nello svolgimento delle attività̀ rilevanti;
  • quote di ammortamento, quota capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e ai beni immateriali utilizzati nello svolgimento delle attività̀ rilevanti;
  • spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti esclusivamente alle attività̀ rilevanti;
  • spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività̀ rilevanti;
  • spese connesse al mantenimento dei diritti su beni immateriali agevolati, al rinnovo degli stessi a scadenza, alla loro protezione, anche in forma associata, e quelli relativi alle attività̀ di prevenzione della contraffazione e alla gestione dei contenziosi finalizzati a tutelare i diritti medesimi.

Cumulo del patent box con il credito d'imposta Ricerca e Sviluppo

Il Patent Box è cumulabile con il credito d'imposta R&S (ricerca e sviluppo), però nel caso esso fosse già stato compensato negli esercizi precedenti, per il principio del divieto del doppio finanziamento, va ricalcolato togliendo i costi sostenuti nella privativa immateriale e quindi restituito il credito eccedente.

Come richiedere il Nuovo Patent Box

Per richiedere il Patent Box, il nostro consulente esperto di Patent Box aiuta le aziende che devono presentare domanda all'Agenzia delle Entrate entro la fine del periodo fiscale a cui si applica il regime. La domanda dovrà essere accompagnata da una serie di documenti, tra cui:
  • una dichiarazione sostitutiva di un atto notorio che attesti le condizioni di accesso al regime;
  • elenco dei beni immateriali che beneficeranno del regime;
  • documentazione attestante i costi di ricerca e sviluppo sostenuti per creare l'attività immateriale;
  • una relazione tecnica prodotta da un professionista abilitato che descriva i beni immateriali e il loro collegamento con l'attività dell'impresa.
In aggiunta le aziende che accedono al Patent Box devono soddisfare una serie di altri requisiti, tra cui:
  • conservare la documentazione delle attività immateriali e delle spese di ricerca e sviluppo;
  • presentare una dichiarazione annuale all'AE che dettaglia il reddito derivante da attività immateriali ammissibili;
  • adempiere al pagamento dell'imposta di bollo, pari a €200,00.
Il Patent Box rappresenta quindi un incentivo significativo, per le aziende innovative, di investire in ricerca e sviluppo e brevettare le proprie invenzioni. Questo programma offre numerosi ed importanti vantaggi che possono contribuire alla crescita e allo sviluppo del sistema economico italiano.

Patent Box: vi guidiamo noi

Il nostro consulente esperto di Patent Box affianca l'azienda per la redazione della documentazione necessaria all'ottenimento dei benefici del Patent Box in tutta Italia; abbiamo già trattato casi di successo nelle provincie di:
  • Cremona
  • Mantova
  • Verona
  • Bergamo
  • Milano
  • Brescia
  • Piacenza
Contattateci per un preventivo per il Patent Box.


In quali regioni è applicabile il patent box?

In tutte le regioni d'Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto

Scarica la scheda di sintesi con i benefici del Patent Box

Cos'è il patent box (pdf)