Introduzione al Bilancio di Sostenibilità
Il bilancio di sostenibilità è diventato uno strumento fondamentale per le aziende moderne, rappresentando non solo un obbligo normativo per alcune, ma anche un'opportunità strategica per molte altre. Questo documento, che va oltre la semplice rendicontazione finanziaria, offre una visione completa dell'impatto dell'azienda sull'ambiente, sulla società e sull'economia.
Con l'evoluzione della consapevolezza globale sui temi della sostenibilità, il bilancio di sostenibilità si è trasformato da un semplice esercizio di reporting a un potente strumento di comunicazione e gestione aziendale. Esso permette alle organizzazioni di dimostrare il loro impegno verso pratiche etiche e sostenibili, rispondendo alle crescenti aspettative di consumatori, investitori e altri stakeholder.
Chi è obbligato a redigere il Bilancio di Sostenibilità
A partire dal 2024, l'obbligo di redigere il bilancio di sostenibilità si estende a diverse categorie di aziende, in linea con le normative europee volte a promuovere una maggiore trasparenza e responsabilità nel mondo degli affari. In particolare:
- Grandi imprese di interesse pubblico con più di 500 dipendenti
- Società quotate in borsa
- Grandi imprese con più di 250 dipendenti o che superano determinati criteri finanziari
Questa estensione dell'obbligo riflette la crescente importanza attribuita alle tematiche ESG (Environmental, Social, Governance) nel panorama economico globale.
La direttiva CSRD
La Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) rappresenta un punto di svolta significativo nella rendicontazione aziendale. Essa mira a:
- Aumentare la trasparenza sugli impatti aziendali
- Fornire informazioni comparabili e affidabili agli investitori
- Incoraggiare le aziende ad adottare pratiche più sostenibili
La CSRD non si limita a richiedere una semplice reportistica, ma spinge le aziende a integrare la sostenibilità nel loro core business, promuovendo una trasformazione profonda del modo in cui le organizzazioni operano e si relazionano con l'ambiente e la società.
Cronologia degli obblighi
- Dal 2024: Grandi imprese di interesse pubblico con più di 500 dipendenti
- Dal 2025: Grandi imprese con più di 250 dipendenti o criteri finanziari specifici
- Dal 2026: PMI quotate in borsa
- Dal 2028: Alcune imprese extra-UE che operano nel mercato europeo
Vantaggi del Bilancio di Sostenibilità non obbligatorio
Anche per le aziende non soggette all'obbligo, la redazione volontaria del bilancio di sostenibilità offre numerosi vantaggi:
- Miglioramento della reputazione e della credibilità aziendale
- Attrazione di investitori e accesso a finanziamenti "verdi"
- Rafforzamento delle relazioni con i clienti e gli stakeholder
- Anticipazione di future regolamentazioni
- Identificazione e riduzione dei rischi operativi e reputazionali
- Aumento dell'efficienza e riduzione dei costi
- Attrazione e ritenzione dei talenti
- Stimolo all'innovazione e apertura di nuove opportunità di mercato
- Miglioramento della governance aziendale
La scelta di redigere volontariamente un bilancio di sostenibilità dimostra un approccio proattivo alla gestione aziendale, allineando l'organizzazione con le aspettative crescenti di una società sempre più attenta alle tematiche di sostenibilità.
Consulenza per il Bilancio di Sostenibilità
Area ISO offre servizi di consulenza specializzata per la redazione del bilancio di sostenibilità, sia per le aziende soggette all'obbligo che per quelle che scelgono di farlo volontariamente. I nostri esperti possono assistere le organizzazioni in tutte le fasi del processo:
- Analisi dei processi interni e identificazione delle iniziative rilevanti
- Coinvolgimento degli stakeholder e raccolta di feedback
- Definizione di obiettivi di sostenibilità allineati con la strategia aziendale
- Raccolta e analisi dei dati ESG
- Redazione del documento in conformità con gli standard internazionali
- Verifica e assurance del bilancio
La nostra consulenza mira non solo a produrre un documento conforme alle normative, ma anche a creare valore aggiunto per l'azienda, trasformando il processo di rendicontazione in un'opportunità di miglioramento e innovazione.
Bilancio di sostenibilità obbligatorio
Ecco la cronologia degli obblighi in materia di bilancio di sostenibilità:
- Dal 2024: sono interessate le grandi imprese di interesse pubblico (EIP, assicurazioni, banche, e società quotate) con più di 500 dipendenti, che attualmente già redigono una dichiarazione non finanziaria ai sensi della Direttiva NFRD (Non FInancial Reporting Directice), con scadenza di pubblicazione del report entro il 2025;
- Dal 2025: sono interessate le grandi imprese con forma giuridica Europea, con più di 250 dipendenti e/o 50 milioni di euro di fatturato e/o 25 milioni di euro di attività totali, con pubblicazione del report entro il 2026;
- Dal 2026: sono coinvolte le PMI quotate in borsa, con report dal 2027 e proroga fino al 2028;
- Dal 2028: sono obbligate le imprese extra-UE che rientrano nelle seguenti casistiche:
- fatturato di più di 150 milioni di euro raccolto nel territorio dell'UE, per almeno due esercizi consecutivi;
- possedere una società controllata che si qualifica come grande impresa o PMI quotata e/o ha una succursale con un fatturato netto superiore a 40 milioni di euro nell'esercizio precedente.
Conclusioni
Il bilancio di sostenibilità, sia obbligatorio che volontario, rappresenta un'opportunità cruciale per le aziende di dimostrare il loro impegno verso un futuro più sostenibile. Non è solo un esercizio di conformità, ma un potente strumento strategico che può guidare l'innovazione, migliorare le performance e rafforzare le relazioni con gli stakeholder.
In un mondo in cui la sostenibilità sta diventando sempre più centrale nelle decisioni di consumo, investimento e partnership, le aziende che abbracciano pienamente questa sfida si posizionano come leader di mercato, pronti a cogliere le opportunità di un'economia in rapida evoluzione verso modelli più sostenibili e responsabili.