Perizia Industria 4.0 asseverata: il nostro servizio alle imprese
La legge richiede che il perito sia semplicemente iscritto all'albo degli ingegneri o dei periti industriali, ma è fondamentale scegliere un perito con competenze nell'ambito di Industria 4.0, al fine di avere perizie precise che non diano adito a contestazioni in caso di ispezione.
Area ISO è una società specializzata nella consulenza tecnica per le
perizie Industria 4.0: nell'era di Industria 4.0 abbiamo assistito oltre centinaia di aziende fornendo la consulenza necessaria e redigendo le perizie per l'ottenimento dei benefici di Industria 4.0.
La nostra perizia Industria 4.0
I nostri ingegneri iscritti all'albo professionale svolgono l'analisi preliminare per verificare se il bene in questione può godere dei benefici della nuova legge di bilancio 2022 per il piano Industria 4.0. Conviene quindi contattarci prima dell'acquisto del bene, al fine di valutare tutti gli aspetti tecnici, di aggiornamento, di integrazione con i sistemi attuali, le eventuali modifiche software e hardware da intraprendere per un migliore e proficuo utilizzo del nuovo macchinario o sistema informatico.
Il nostro personale tecnico si incarica quindi di svolgere i sopralluoghi e l'analisi per la verifica della corrispondenza delle caratteristiche tecniche del bene, alla verifica dei requisiti di interconnessione come richiesto dalla normativa al fine di beneficiare del credito d'imposta industria 4.0.
Quando serve la perizia per Industria 4.0?
Ecco quando è necessaria la perizia Industria 4.0
La perizia industria 4.0 è obbligatoria per investimenti il cui costo unitario è superiore a €300.000,00. Tuttavia è fortemente consigliata una perizia asseverata o comunque un'attestazione di conformità che assicuri che il bene goda delle caratteristiche tecniche che lo rendono beneficiabile del credito d'imposta.
Quanto costa la perizia giurata Industria 4.0?
Il costo della perizia industria 4.0 dipende dal valore del bene da peritare. Chiedeteci un
preventivo per la perizia industria 4.0, senza impegno.
Perizia industria 4.0: si può fare giurata?
La perizia giurata è il parere più forte dal punto di vista legale, ma anche la più “pericolosa” per il tecnico, in quanto, in caso di falsa attestazione giurata si configura il reato previsto all'art. 483 del codice penale. Quindi, oltre a redigere la relazione, il perito, assevererà circa la veridicità dei contenuti e firmerà il documento di fronte ad un pubblico ufficiale (cancelliere o notaio). Di solito la pratica di cancelleria richiede un preavviso maggiore, allungando i tempi: nei casi urgenti è consigliabile rivolgersi ad un notaio; questa scelta comporta l'onere della parcella notarile. La perizia deve essere giurata personalmente dal professionista che l'ha effettuata. Il perito si dovrà recare in Tribunale (presso qualsiasi Cancelleria), o presso un Notaio, con un valido documento di identità e con la perizia da giurare.
Per il piano industria 4.0
è sufficiente la perizia asseverata, anche se in molti casi i clienti ci richiedono un "impegno più forte" con la pratica del giuramento.
Perizia industria 4.0 asseverata o giurata?
In generale la perizia richiesta dalle procedure del nostro ordinamento può essere semplice, asseverata o giurata. Nel caso degli incentivi del piano Indutria 4.0 o di Transizione 4.0, per esempio, fino al 2019 era richiesto che fosse
giurata, nel 2020
semplice,
mentre dal 2021 deve essere asseverata.
Che differenza c'è tra perizia asseverata e giurata?
La perizia giurata contiene gli stessi dati presenti nella perizia asseverata, compresa la dichiarazione di certificazione di veridicità del documento redatto. La differenza è, che nel caso della giurata, il tecnico abilitato deve firmare la relazione davanti a un pubblico ufficiale, o un notaio o un cancelliere del tribunale. La perizia giurata ha un valore più forte.
Chi può firmare la perizia industria 4.0?
Possono firmare le perizie tutti i professionisti competenti nella materia periziata, di solito ingegneri iscritti nei rispettivi Albi e Collegi Professionali. I nostri tecnici sono tutti periti abilitati e iscritti al rispettivo albo professionale.
Perizia industria 4.0 asseverata
Il tecnico non si limita a redigere la
perizia Industria 4.0, ma ne assevera circa la veridicità dei contenuti e la correttezza/professionalità dimostrata nell'adempiere al compito assegnatogli. Se ne assume quindi tutte le responsabilità, confermandone la certezza dei contenuti "sotto la propria personale responsabilità" e attestandone, con apposita dichiarazione riportata nella perizia stessa, la veridicità; egli risponde, così, penalmente per eventuali falsi ideologici, oltre che materiali, in essa contenuti.
Quanto costa la perizia giurata per Industria 4.0?
Il costo è variabile ed è funzione del valore del bene acquistato.
Come si scrive una perizia tecnica Industria 4.0?
Sono disponibili diversi modelli e fac-simile scaricabili in rete. Tuttavia la perizia è caratterizzata da contenuti tecnici che sono prettamente inerenti il bene da ammortizzare, e che devono essere affrontati in modo corretto in modo da non dar luogo a contestazioni. I nostri professionisti sono qualificati per la redazione della perizia, in modo da non cadere in facili trappole che possono portare al mancato diritto al credito d'imposta.
Cosa vuol dire perizia asseverata Industria 4.0?
La
perizia industria 4.0 è una relazione tecnica redatta da un professionista. La perizia si dice "asseverata" quando il perito non solo esegue l'analisi tecnica, firmando e sottoscrivendo la relazione, ma sotto la propria responsabilità la rafforza, attestando la veridicità delle informazioni in essa contenute.
Legge di bilancio per il 2022 e credito di imposta (ex iperammortamento) per Industria 4.0
Benefici per acquisto di macchinari 4.0 a partire dal 2021 e fino al 2022
I nuovi benefici (credito di imposta per acquisto di macchinari Industria 4.0) si applicano a chi acquista macchinari 4.0 a partire dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022.
È ammesso anche il versamento di un acconto del 20% del totale del macchinario entro il 31 dicembre 2022, ma è fondamentale che il macchinario sia consegnato al massimo entro
giugno 2023.
Per il credito di imposta la fruizione viene spalmata su 3 anni al posto dei 5 anni relativi agli acquisti del 2020.
Acquisti nel 2021 e 2022
- Per i macchinari acquistati nel 2021 per valori inferiori a 2,5 milioni di Euro, il nuovo credito di imposta è del 50% (invece del 40% del 2020); è consentito il pagamento del 20% del macchinario entro il 31 dicembre 2021 ma lo stesso deve essere consegnato entro giugno 2022.
- Per i macchinari acquistati nel 2022, per valori inferiori a 2,5 milioni di Euro, il nuovo credito di imposta è del 40% (come già per il 2020); è ammesso il pagamento del 20% del macchinario entro il 31 dicembre 2022 ma lo stesso deve essere consegnato entro giugno 2023.
Acquisti dal 2023 al 2025
Per gli investimenti in
beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0 (Allegato A, legge 11 dicembre 2016, n. 232) se effettuati dal 2023 al 2025, il credito d'imposta è riconosciuto nella misura del:
- 20% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 10% del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
- 5% del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili, pari a 20 milioni di euro;
Per gli acquisti di
beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali “Industria 4.0” (Allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232) si proroga al 2025 la durata dell'agevolazione e, per gli anni successivi al 2023, se ne riduce progressivamente l’entità secondo il seguente schema:
- 20% nel 2022;
- 20% nel 2023 (il disegno di legge di Bilancio 2022 conferma la percentuale agevolativa del 20% anche per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2023);
- 15% nel 2024;
- 10% nel 2025.
E le perizie industria 4.0?
La perizia rimane obbligatoria per macchinari di valore superiore ai 300.000€, ma è fortemente consigliata anche per macchinari di valore inferiore a 300.000€.
La
perizia deve essere asseverata (non è necessario che sia giurata) e rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o da un ente di certificazione accreditato.
Sulle fatture e su tutta la documentazione di acquisto bisogna riportare la seguente dicitura:
"Bene destinato alle agevolazioni di cui ai commi da 1054 a 1058 di cui all'art. 1 della legge 178/2020, nel rispetto delle condizioni di cui alla legge 232/2016 (art. 1 comma 1062 della legge 178/2020)".
Ricordiamo, in caso di emissione senza la precedente dicitura, che è possibile correggere le fatture elettroniche, nelle modalità previste dalla
Risposta 439 dell'Agenzia delle Entrate:
- stampare il documento di spesa apponendo la predetta scritta indelebile e conservarlo;
- ATTENZIONE: “la fattura sprovvista del riferimento all'articolo 1, commi da 184 a 197, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, non è considerata documentazione idonea e determina, quindi, in sede di controllo la revoca della quota corrispondente di agevolazione”
Le imprese che si avvalgono dei crediti d'imposta per investimenti in beni industria 4.0 devono effettuare una comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).
È in corso di predisposizione l'apposito decreto direttoriale per l'indicazione del contenuto, delle modalità e della data, nel corso del 2021, a partire dalla quale le imprese potranno effettuare l'invio della comunicazione in questione.
Costo della perizia Industria 4.0
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perizie Industria 4.0 per l'iperammortamento (fino al 2019) o per il credito di imposta (a partire dal 2020 in poi) nelle provincie di: